Ratanà, esempio di un ristorante dove tornare sempre volentieri.

Ne proviamo tanti e sempre di nuovi, ci andiamo per varie ragioni e in situazioni diverse, ci torniamo, diamo loro un’altra occasione. Cultura, curiosità, business, famiglia, eventi particolari sono solo alcuni dei motivi che ci portano al ristorante. Se ci chiedessero qual’è il tuo ristorante preferito, come risponderesti?

Il Ratanà è l’anima di Cesare Battisti, personalità che snobbando la parola Chef e abbracciando una causa buona e giusta, gestisce in maniera magistrale questo ristorante.

Adiacente alla Fondazione Riccardo Catella, immerso nel verde del giardino pubblico, circondato dal campo di grano attorno a cui gravitano i grattecieli di Porta Nuova, è un luogo protetto in uno spazio che aspira a riconciliare lo spirito e il corpo, avvicinandoli alla “natura”. C’è un orto protagonista di laboratori didattici e dal quale provengono alcuni degli ingredienti alla base delle ricette.

Lla filosofia di Cesare è anche una storia affascinante che si propone di riportare l’attenzione sulla qualità delle materie prime, sulla selezione dei prodotti attraverso scelte consapevoli e la predilezione di piccoli produttori. Ecco come nel consumismo enogastronomico più sfrenato, Cesare Battisti esalta i prodotti semplici, quelli della terra, come le verdure e i cereali, creando ricette ad arte.

Per apprezzare i suoi piatti e capire di cosa stiamo parlando bisogna iniziare a frequentare il suo ristorante, specchio della sua cucina, dove tornare sempre volentieri

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© Mi-Jetaime | Zucca violina arrostita e crema di barbabietola

 

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© Mi-Jetaime | Gnocchi di patate al burro e salvia
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© Mi-Jetaime | Vellutata di verdure dell’orto
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© Mi-Jetaime | Gelato, crumble di mele e biscotto

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